Editoriale n°1 - La Chimera

Benvenuti su La Chimera. Irregolare volantino d'arte e di coltura della coscienza

EDITORIALE

Francesco De Luca

11/21/20232 min read

Editoriale n°1: La Chimera

Benvenuti su La Chimera. Un luogo non luogo. Un tavolo per sedute spiritiche, una stanza senza tempo dove è possibile incontrare presenze, illusioni, ombre di anime. Opalescenze. Qui i personaggi passano sfuggenti. Non esistono neppure, neanche a loro stessi o, forse sì, qualcuno esiste. Poeti, scrittori, fantasmi, pensatori, sognatori, chiaroveggenti, maghi. Tra gli interstizi degli angoli. Taglienti, ma sottili.

La Chimera è una volantino, neppure una rivista, un appunto scritto di corsa sul tovagliolo chiesto alla cameriera mentre si sistema l'acconciatura all'angolo del ristorante, prima della toilette, davanti al pianoforte. Un appuntamento senza regole e senza posizioni.

Uscite irregolari, perché irregolare sono il respiro, la pulsazione, la vita.

Le fotografie alle pareti si mischiano alle foglie delle piante, ai tepori delle sostanze, alle psichedelie. Nell'aria, c'è come un sentimento, non un profumo - sebbene i profumi siano un fattore umano - e le particelle sono temporali. I colori proiezioni mentali. Si architettano caravanserragli nei deserti più profondi delle nostre stanze, dove si parla ogni lingua, ogni codice, ogni alchimia, si mostrano invenzioni, e gli avventurieri vanno a caccia di turisti. Schiviamo fulmini.

Ma quello è? Non pensi assomigli a? No, non può essere! Invece sì. È.

Ricordi, testimonianze, video-agglomerazioni, interviste, pitture, parole bruciate, frammenti di sentenze, musiche, filmati, poesie. Sputi. Acque sante.

Anzi no, La Chimera non è nemmeno un non luogo, è un passaggio, tra un non luogo e un non luogo, da un non tempo a un tempo poco definito, indefinito, perché non esiste se non nella convinzione di chi lo vive, qui, ora, ieri, domani. Anzi nel cuore di chi lo sente.

Uno spazio di tutti perché di nessuno, scarabocchiato e imbrattato di nascosto, come una scritta segreta incisa con la chiave arrugginita dietro a un quadro in un sottoscala di contrabbandieri.

Chimera è una latoguardia. Né avanguardia, né retroguardia. La Chimera sta sotto, sopra, di fianco. Né avanti, né dietro. Chimera è una dentroguardia, una endoguardia. Una guardia animale, di anime per anime, per chi è e chi appare.

Chimera è la nostra libertà. Rabbiosa e delicata, conquistata. Una testimonianza di tutto ciò che poteva, una certezza per tutto ciò che avendo potuto è diventato.

Un mantra, una preghiera che passa il silicio del web fin dentro l'anima creando possibilità. Curando l'impossibilità.

È una magia, e come ogni magia, va praticata, perseguita, creduta. E tu, che stai cercando la stessa cosa che da tempo si va cercando, credi tu?

Per collaborazioni, informazioni, allucinazioni, perdizioni e proposte soggette a sicure avances da parte del redattore lachimera@delufapress.com.

Foto: Dipinto di Zdzisław Beksiński ©Muzeum Historyczne w Sanoku