Geldberg sa che Ewa Lipska

"Variazioni Geldberg" nella notte di Cracovia

POESIA INTERNAZIONALE

Francesco De Luca

1/15/20244 min read

Ewa Lipska. Foto credit di Krzysztof Dubiel e Danuta Węgiel
Ewa Lipska. Foto credit di Krzysztof Dubiel e Danuta Węgiel

Come la Praga di Ripellino, Cracovia è una città magica. 

Nel sottosuolo si muovono poeti e magistri. Il cielo di notte si illumina di una sostanza fatta di un giallo-ocra, di bianco, a coprire un nero profondo.

Così, in un giorno come potrebbe essere ed è un qualsiasi giorno, ho incontrato Ewa Lipska allo ZASP, un locale sotterraneo, tra i burattini di Kantor e un audience soffice, come in un dipinto. Opalski scherzava con lo stereo a fianco di una Ewa immersa tra rose gialle.

La silloge Variazioni Geldberg (Wariacje Geldbergowskie, Wydawnictwo Literackie di Cracovia, 2023) è un puzzle di trame caratterizzate da una narrazione a tratti amara, a tratti ironica. Piccole perle di stile, al confine tra prosa, poesia e saggio sconfinano in messaggi metafisico-filosofici che mostrano una forma di illuminazione surreale. Tristemente saggia. Sofferta. Come osservare qualcuno a cui vuoi bene che dà un consiglio che non capisci e va via. E solo dopo, capisci che lo diceva per il tuo bene. 

Parole come ricordi di un dolore profondo e ormai lontano nel tempo. Eppure ancora qui.

Protagonista del volume, Geldberg guarda da vicino alla realtà, questa realtà deframmentata e (apparentemente) svuotata di senso, e la analizza. 

Geldberg wie, że jeśli wykoleiło się kilka wagonów jego życia, to nie znaczy, że wykoleił się cały pociąg. Takie epilepsje losu zdarzają się na trasie Stamtąd do Teraz i z Teraz do Stamptąd. Teoria bezwzględości udowadnia, że kiedy stoimy na stacji, nasze życie i tak odjeżdża.

Geldberg sa che se alcuni vagoni della sua vita sono deragliati, non significa che l'intero treno sia deragliato. Queste epilessie del destino accadono sul percorso da Lì ad Ora e da Ora a Lì. La teoria della spietatezza dimostra che quando siamo alla stazione, le nostre vite vanno via lo stesso.

Compare una evidente, seppur sottesa, tensione dell'autrice verso una desiderio di ripotenziamento del ruolo universale del poeta, dello scrittore, nel percorso ininterrotto e inevitabile che condurrà questo nostro presente instabile verso un futuro sempre più incerto, sempre più meccanico. Freddo come i binari o i vagoni di un treno d'inverno. 

Un volumetto di appena 56 pagine, in cui la ragione si contrappone al non senso del sentire comune. Così Geldberg (o Ewa Lipska?) cammina per il mondo osservando con occhi pulsanti e disincantati uomini e oggetti muoversi sotto la neve dell'instabilità che si contrappone alla stabilità acuta dell'occhio del poeta, e della percezione della sua anima diamantina.

Bezgraniczna ciekawość świata doprowadziła Geldberga do wniosku, że miłość do ojczyzny może się skończyć ciężką chorobą. Bywa tak, kiedy ojczyzna jest na utrzymaniu nienawiści, korporacji z kapitałem anarchii i zbrodni, zrzeszającej intrygi, spiski i rewolty. Miłość łączą z ojczyzną namiętna podejrzliwość, zazdrość i militarne przepisy kulinarne. Wszyscy, którzy chorują na taką miłość do ojczyzny, objęci są całodobową stratą czasu.

La sconfinata curiosità di Geldberg per il mondo lo portò alla conclusione che l'amore per la patria può finire in un grave malanno. Questo accade quando la patria è sostenuta dall'odio, una corporazione col capitale dell'anarchia e del crimine, in associazione a intrighi, cospirazioni e rivolte. L'amore per la terra natia è legato a un ardente sospetto, gelosia e ricette militari. Tutti coloro che soffrono di tale amore sono soggetti a una continua perdita di tempo.

Ewa Lipska cerca la brevità del dire. Perché non c'è più tempo. Come diceva Mark Twain, che poi venne assunto a slogan dell'Avanguardia di Cracovia: "Minimo di parole, massimo di contenuto".

Jeżeli słowa mają serce, Geldberg posłucha, jak bije ich sens.

Se le parole hanno un cuore, Gedlberg ascolterà il battito del loro senso.

In queste "Variazioni", Geldberg utilizza il telescopio dell'anima alla scoperta della sterminata piccolezza del comportamento umano, lanciato in uno spazio cosmico sconociuto, in un pensare sconosciuto, in un tempo di durata sconosciuta. 

Un libro che può essere letto lentamente, o velocemente, che fa sorridere e fa pensare. Un po' come Ewa Lipska, una giovane saggia che raramente appare, come il vecchio della montagna vaga nel bosco dell'umanità, in un manto bianco, largo ai fianchi, con un sorriso materno-paterno e sorridendo, lancia parole nel plasma del rumore odierno. E lo sa. Ma le lancia, come un coltello affilato alla ricerca di una affilatura sempre più perfetta. E questo va fatto.

Ewa Lipska lo sa.

Geldberg jest bezsenny. Kiedy zamyka oczy, zostaje wplątany w horror. Ktoś go dusi, topi, porywa. Musi jednak przespać kilka godzin strachu, aby obudzić się z dźwiękiem rozcinającym szkło.

Geldberg è insonne. Quando chiude gli occhi, si ritrova  intrappolato nell'orrore. Qualcuno lo strangola, lo annega, lo rapisce. Tuttavia, deve dormire per qualche ora di paura, per poi svegliarsi col rumore di un vetro che va in frantumi.

Gelbderg nie lubi poezji, ale mieszka w kraju, w którym co sekundę rodzi się nowy poeta. Niektórzy dojrzewają właśnie w inkubatorach słowników. Wokół przewlekły kaszel demokracji, rymy biesiadne i narodowe. Rasowe psy poezji wysęszą jednak każdą drobinę klęski, każdy okruch ciemnej materii. Mówi się, że czasy wierszotrwałe już minęły, ale ci wszyscy, którzy odwracają metaforę do ściany, mogą się mylić.

Geldberg non ama la poesia, ma vive in un paese in cui ogni secondo nasce un nuovo poeta. Alcuni di loro maturano in incubatori di dizionari. Intorno alla tosse cronica della democrazia, rime conviviali e nazionali. Tuttavia, i cani di razza della poesia fiutano ogni singolo granello della sconfitta, ogni briciola di materia oscura. Si dice che i giorni delle rime siano svaniti, ma tutti coloro che rivolgono la metafora al muro potrebbero sbagliarsi.

(trad. Francesco De Luca)

Francesco De Luca (1979), poeta, scrittore, traduttore ed editore romano. Mediatore di Lingua e Cultura Cinese. Si laurea in Comunicazione presso la Sapienza di Roma, nel 2004. Ha pubblicato Anomalie (2015), Karma Hostel (2019) ed è presente nell'antologia Roman Poetry Festival (2019); ha tradotto Un Uomo Felice, poesie scelte di Haizi (2020), Io e l'Italia, di Liu Xi (2022), Poesia Celeste, di Hei Wen (2023), Lo Scenario Invisibile. Mente, Allucinogeni e I Ching, di Terence e Dennis McKenna (2024).


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